Eccoci sotto le Due Torri a respirare un po' di Bologna e non solo!
...Direi un Natale all' insegna dei biscotti!!! Fatti, regalati e ricevuti, tutti squisiti.
Un ringraziamento e' d' obbligo alle mie compagne di Swap per gli speciali doni che mi hanno spedito.
domenica 27 dicembre 2009
domenica 22 novembre 2009
In diretta dal O'Hare International
Bene qualche minuto prima della partenza destinazione Amsterdam.....e poi Bologna naturalmente!!!
Un saluto a tutti e scusate il tempo e' tiranno, peccato pero' la cena di ieri sera meritava di essere postata... Paolo ai fornelli in compagnia di tante prelibatezze e di una ciambellina pere e cioccolata sfornata per l'occasione. Appena riaccendero' il pc sara' mia premura aggiungere qualche foto.
Ciao ciao
Un saluto a tutti e scusate il tempo e' tiranno, peccato pero' la cena di ieri sera meritava di essere postata... Paolo ai fornelli in compagnia di tante prelibatezze e di una ciambellina pere e cioccolata sfornata per l'occasione. Appena riaccendero' il pc sara' mia premura aggiungere qualche foto.
Ciao ciao
sabato 21 novembre 2009
La bella addormentata nel forno
Bene siamo arrivati alla vigilia del mio rientro in Italia: felice ma un po' a malincuore al pensiero di separarmi nuovamente dalla mia meta'.
Non e' solo il momento di fare le valigie e' anche il momento di fare un piccolo bilancio di questo primo periodo trascorso negli Stati Uniti. Ci sono stati momenti difficili, sopratutto per capire come procedere nel fare tutti i documenti necessari a vivere qui, volte nelle quali se avessi avuto un biglietto aereo tra le mani con destinazione Bologna sola andata, l'avrei usato senza pensarci su un minuto. Per non parlare di quando il mio inglese "britannico" non veniva capito dagli americani che parlano una lingua fatta di modi di dire ed espressioni un tantino diverse da quello che immaginavo e allora mi facevo prendere dallo sconforto. Qualche mese fa non immaginavo che poco alla volta avrei superato tutto questo.
Insomma un nuovo capitolo, una nuova vita in un luogo tutto da scoprire fatto di nuove amicizie che non hanno tardato ad arrivare.
E visto che non avevo ancora postato neanche una ricettina sulla mia ciambella, che nasce senza il buco, ho deciso di farlo adesso e di dedicarla a Paolo e alla sua pazienza per avermi "sopportato"
e spronato ad affrontare questo periodo qui.
La ciambella in questione e' alle mele, la nostra preferita, quella che lascia un profumino inconfondibile nella casa e sa' di casa.
Ciambella di mele
100 g di farina
80 g di burro
50 g di zucchero
1 uovo
un bicchiere di latte
1 bustina di lievito
2 mele piccole (200 g circa al netto degli scarti)
Si lavora il burro morbido con lo zucchero poi si aggiunge l'uovo, si continua a mescolare finche' non diventa tutto cremoso. Infine si unisce il latte. Da una parte va' unito il lievito alla farina e poco alla volta li andiamo ad unire al composto di uovo, mescolando con cura. Le mele le aggiungo alla fine, dopo averle pulite e tagliate a cubetti le lascio riposare con un cucchiaio di amaretto intanto che preparo gli altri ingredienti, cercando di amalgamarle bene.
Si versa il composto in una tortiera (io ho usato uno stampo da 20 cm di diametro) precedentemente imburrata e cosparsa di zucchero, cosi' non si attacca una volta sfornata.
In forno a 180 gradi per 40 minuti. E il gioco e' fatto!!!
Non e' solo il momento di fare le valigie e' anche il momento di fare un piccolo bilancio di questo primo periodo trascorso negli Stati Uniti. Ci sono stati momenti difficili, sopratutto per capire come procedere nel fare tutti i documenti necessari a vivere qui, volte nelle quali se avessi avuto un biglietto aereo tra le mani con destinazione Bologna sola andata, l'avrei usato senza pensarci su un minuto. Per non parlare di quando il mio inglese "britannico" non veniva capito dagli americani che parlano una lingua fatta di modi di dire ed espressioni un tantino diverse da quello che immaginavo e allora mi facevo prendere dallo sconforto. Qualche mese fa non immaginavo che poco alla volta avrei superato tutto questo.
Insomma un nuovo capitolo, una nuova vita in un luogo tutto da scoprire fatto di nuove amicizie che non hanno tardato ad arrivare.
E visto che non avevo ancora postato neanche una ricettina sulla mia ciambella, che nasce senza il buco, ho deciso di farlo adesso e di dedicarla a Paolo e alla sua pazienza per avermi "sopportato"
e spronato ad affrontare questo periodo qui.
La ciambella in questione e' alle mele, la nostra preferita, quella che lascia un profumino inconfondibile nella casa e sa' di casa.
Ciambella di mele
100 g di farina
80 g di burro
50 g di zucchero
1 uovo
un bicchiere di latte
1 bustina di lievito
2 mele piccole (200 g circa al netto degli scarti)
Si lavora il burro morbido con lo zucchero poi si aggiunge l'uovo, si continua a mescolare finche' non diventa tutto cremoso. Infine si unisce il latte. Da una parte va' unito il lievito alla farina e poco alla volta li andiamo ad unire al composto di uovo, mescolando con cura. Le mele le aggiungo alla fine, dopo averle pulite e tagliate a cubetti le lascio riposare con un cucchiaio di amaretto intanto che preparo gli altri ingredienti, cercando di amalgamarle bene.
Si versa il composto in una tortiera (io ho usato uno stampo da 20 cm di diametro) precedentemente imburrata e cosparsa di zucchero, cosi' non si attacca una volta sfornata.
In forno a 180 gradi per 40 minuti. E il gioco e' fatto!!!
Alla prossima !!!
sabato 14 novembre 2009
Muffins alla vaniglia con sorpresa al cioccolato
Dopo una lunga attesa e un po' di studio sulla materia, tra una lettura e una traduzione, anche a casa nostra sono nati i muffins!!! Chi l'avrebbe mai detto?...
E invece ho tradito in pieno la mia produzione di ciambelle per tentare l'impresa dei dolcetti d'oltreoceano e al primo tentativo eccomi li' a convertire pesi e misure.
Ma poi vogliamo mettere la soddisfazione di mangiucchiare i Miei muffins invece di andare a comprare da Starbucks quelli enormi e dovermi accontentare dei gusti piu' strani??
Per me non c'e' paragone e neanche per Paolo che al suo rientro a casa, ha salito le scale due alla volta guidato dal profumino che si era fuso nell'aria. Ed eccoli li' sul tavolo come se lo aspettassero e lui non aspettava altro che assaggiarne uno. Io in realta' ero super gasata: dopo averli infornati aspettavo con ansia che lievitassero perche' non ero molto sicura delle dosi, la ricetta o meglio le ricette che avevo letto non mi soddisfavano e quindi ho apportato diverse modifiche. Poi il fatto di usare il baking powder, lievito chimico, non mi convinceva gran che.
Comunque volevo gustarmi la sorpresa e quindi li ho lasciati cuocere in pace, ho spento la lucina del forno e mi sono allontanata. Al mio ritorno wow erano lievitati e profumosi, forse un po' piccoli , ma ....che buoni!!!
Di seguito le dosi per 6 muffins: a me son venuti piccoli perche' ho diviso l'impasto in dodici contenitori ma la prossima volta raddoppiero' le dosi!
Essendo la ricetta americana riportero' prima la versione in inglese poi quella tradotta.
Vanilla and chocolate chip muffins - muffin vaniglia e pezzetti di cioccolato:
7 tablespoons chocolate chips 100 g pezzetti di cioccolato
4 " butter 60 g burro a temperatura ambiente
2 eggs 2 uova
1 1/2 cups flour 185 g farina
1/2 cup sugar 125 g zucchero
1/4 cup milk 50 g latte
1 teaspoon baking powder 1 cucchiaino di lievito secco (7 g)
1 teaspoon vanilla extract 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/2 teaspoon of salt un pizzico di sale
Preheat your oven to 400 F and butter muffin pan. Beat the butter and vanilla extract together to form a light airy mixture. One at a time, add the eggs and beat gently. Add the sugar and mix.
Put the baking powder and salt in the milk, then add to the mixture.Fold in the flour and the chocolate chips. Fillign each cup in muffin pan, 2/3 full. Bake for 25 minutes.
1) Preriscaldare il forno a 200 gradi
2) Il burro, per comodita' l'ho sciolto qualche secondo al microonde, si aggiunge la vaniglia, poi si uniscono le uova una alla volta, lo zucchero mischiandoli bene insieme
3) In un bicchiere a parte sciogliere il lievito con un pizzico di sale nel latte poi unirlo alla crema di uova
4) Unire la farina e i pezzetti di cioccolato fino ad ottere una crema morbida
5) Riempire i pirottini di carta precedentemente posizionati nello stampo per muffins
6) Infornare per 20-25 minuti (consiglio di provare con lo stecchino prima dello scadere del tempo, se esce asciutto sono pronti)
(con questi muffins mi unisco alla raccolta Muffins Mania di Pan di Panna)
E invece ho tradito in pieno la mia produzione di ciambelle per tentare l'impresa dei dolcetti d'oltreoceano e al primo tentativo eccomi li' a convertire pesi e misure.
Ma poi vogliamo mettere la soddisfazione di mangiucchiare i Miei muffins invece di andare a comprare da Starbucks quelli enormi e dovermi accontentare dei gusti piu' strani??
Per me non c'e' paragone e neanche per Paolo che al suo rientro a casa, ha salito le scale due alla volta guidato dal profumino che si era fuso nell'aria. Ed eccoli li' sul tavolo come se lo aspettassero e lui non aspettava altro che assaggiarne uno. Io in realta' ero super gasata: dopo averli infornati aspettavo con ansia che lievitassero perche' non ero molto sicura delle dosi, la ricetta o meglio le ricette che avevo letto non mi soddisfavano e quindi ho apportato diverse modifiche. Poi il fatto di usare il baking powder, lievito chimico, non mi convinceva gran che.
Comunque volevo gustarmi la sorpresa e quindi li ho lasciati cuocere in pace, ho spento la lucina del forno e mi sono allontanata. Al mio ritorno wow erano lievitati e profumosi, forse un po' piccoli , ma ....che buoni!!!
Di seguito le dosi per 6 muffins: a me son venuti piccoli perche' ho diviso l'impasto in dodici contenitori ma la prossima volta raddoppiero' le dosi!
Essendo la ricetta americana riportero' prima la versione in inglese poi quella tradotta.
Vanilla and chocolate chip muffins - muffin vaniglia e pezzetti di cioccolato:
7 tablespoons chocolate chips 100 g pezzetti di cioccolato
4 " butter 60 g burro a temperatura ambiente
2 eggs 2 uova
1 1/2 cups flour 185 g farina
1/2 cup sugar 125 g zucchero
1/4 cup milk 50 g latte
1 teaspoon baking powder 1 cucchiaino di lievito secco (7 g)
1 teaspoon vanilla extract 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/2 teaspoon of salt un pizzico di sale
Preheat your oven to 400 F and butter muffin pan. Beat the butter and vanilla extract together to form a light airy mixture. One at a time, add the eggs and beat gently. Add the sugar and mix.
Put the baking powder and salt in the milk, then add to the mixture.Fold in the flour and the chocolate chips. Fillign each cup in muffin pan, 2/3 full. Bake for 25 minutes.
1) Preriscaldare il forno a 200 gradi
2) Il burro, per comodita' l'ho sciolto qualche secondo al microonde, si aggiunge la vaniglia, poi si uniscono le uova una alla volta, lo zucchero mischiandoli bene insieme
3) In un bicchiere a parte sciogliere il lievito con un pizzico di sale nel latte poi unirlo alla crema di uova
4) Unire la farina e i pezzetti di cioccolato fino ad ottere una crema morbida
5) Riempire i pirottini di carta precedentemente posizionati nello stampo per muffins
6) Infornare per 20-25 minuti (consiglio di provare con lo stecchino prima dello scadere del tempo, se esce asciutto sono pronti)
(con questi muffins mi unisco alla raccolta Muffins Mania di Pan di Panna)
giovedì 12 novembre 2009
...nel vortice del Natale, di gia'!
Non c'e' dubbio gli americani in fatto di decorazioni la sanno lunga.
Il 2 novembre si lascia velocemente alle spalle halloween e ci si sveglia che e' gia' Natale, roba da non crederci. Un giorno ci sono le zucche, il giorno dopo abeti pieni di decorazioni e lucine un po' dappertutto, insomma mancano solo le renne e la neve. Non mi stavo dimenticando di Babbo Natale: i piu' fortunati, e noi lo siamo stati, lo possono gia' incontrare nei negozi e nei grandi magazzini!
Anche Starbucks non e' da meno: il giorno prima si trovava il pumpkin cappuccino, il giorno dopo via! sparito tutto e comparsi come per magia pile di bicchieroni di tutte le grandezze con abeti, pungitopo, bastoncini colorati.
Io la vedo come una sorta di delirio natalizio ampiamente in anticipo, anche se di buono c'e' che rientrando in Italia un mese prima del previsto, posso assaporare un po' di queste decorazioni sfrenate.
mercoledì 11 novembre 2009
Patate al forno per S.Martino (oven roasted potatoes)
Wow ma che giornata ieri! Sul cielo del Michigan una coltre di nuvoloni non lasciava scampo all'immaginazione: un altro giorno all' insegna del brutto tempo e del grigio come colore dominante. Per non parlare della nebbia che avvolgeva le auto nel parcheggio dell'albergo e rendeva tutto decisamente troppo ovattato per i miei gusti, tanto da farmi richiudere le pesanti tende e tornare dieci minuti sotto le coperte.
Al nostro risveglio una grande sorpresa, le nuvole erano completamente sparite, il cielo era di un azzurro intenso bellissimo e del grigiume rimaneva solo un vago ricordo. Ma come al solito sono sempre troppo entusiasta delle cose e sempre troppo in fretta. Questo bel tempo nascondeva dietro di se' una lama tagliente: l'aria. Una fredda e secca ariolina, tipica del clima continentale americano, che ad ogni passaggio piu' o meno sentito, mi faceva scendere dei lacrimoni in grado di farmi rapidamente cambiare idea sulla giornata. Pero' tutto sommato quando da queste parti c'e' il sole bisogna goderselo, stringere i denti e uscire, per poi rintanarsi a passeggiare dentro a uno degli immensi centri commerciali...Anche era S. Martino qui non c' era neanche l'ombra del tepore che segue le prime gelate, mi auguro che almeno in Italia abbiano goduto di un tempo mite.
Ripensando al calduccio di casa mi e' venuto in mente di non aver avuto il tempo fino ad ora di postare il mio tortino di patate di domenica, eccolo allora qua servito in una ustionante ma ormai raffreddata pirofila in vetro.
Ingredienti:
4 o 5 patate grandi
bacon
formaggio che si fonde
sale e pepe
Si tagliano a fettine le patate dopo averle pelate e lavate, non devono essere troppo spesse,
poi si alternano in una teglia le patate con il bacon, il formaggio, fintanto che ci va'; io mi limito a quattro strati e l'ultimo lo ricopro di formaggio. Nella parte centrale del forno per un'oretta a 180 gradi.
E' proprio un contorno ultra veloce da fare, ma nella sua semplicita' rende bene! Ideale anche come antipasto, ormai queste oven roasted potates (patate al forno) sono spesso presenti sulla nostra tavola, non passa occasione che Paolo non ne richieda una pirofila e se ascoltassi lui dovrei sempre cucinarne per un esercito!!!
Al nostro risveglio una grande sorpresa, le nuvole erano completamente sparite, il cielo era di un azzurro intenso bellissimo e del grigiume rimaneva solo un vago ricordo. Ma come al solito sono sempre troppo entusiasta delle cose e sempre troppo in fretta. Questo bel tempo nascondeva dietro di se' una lama tagliente: l'aria. Una fredda e secca ariolina, tipica del clima continentale americano, che ad ogni passaggio piu' o meno sentito, mi faceva scendere dei lacrimoni in grado di farmi rapidamente cambiare idea sulla giornata. Pero' tutto sommato quando da queste parti c'e' il sole bisogna goderselo, stringere i denti e uscire, per poi rintanarsi a passeggiare dentro a uno degli immensi centri commerciali...Anche era S. Martino qui non c' era neanche l'ombra del tepore che segue le prime gelate, mi auguro che almeno in Italia abbiano goduto di un tempo mite.
Ripensando al calduccio di casa mi e' venuto in mente di non aver avuto il tempo fino ad ora di postare il mio tortino di patate di domenica, eccolo allora qua servito in una ustionante ma ormai raffreddata pirofila in vetro.
Ingredienti:
4 o 5 patate grandi
bacon
formaggio che si fonde
sale e pepe
Si tagliano a fettine le patate dopo averle pelate e lavate, non devono essere troppo spesse,
poi si alternano in una teglia le patate con il bacon, il formaggio, fintanto che ci va'; io mi limito a quattro strati e l'ultimo lo ricopro di formaggio. Nella parte centrale del forno per un'oretta a 180 gradi.
E' proprio un contorno ultra veloce da fare, ma nella sua semplicita' rende bene! Ideale anche come antipasto, ormai queste oven roasted potates (patate al forno) sono spesso presenti sulla nostra tavola, non passa occasione che Paolo non ne richieda una pirofila e se ascoltassi lui dovrei sempre cucinarne per un esercito!!!
venerdì 6 novembre 2009
Biscottini al maple syrup (sciroppo d'acero)
Questa settimana ho letto davvero tanti post di solidarieta' verso Adriano (Profumo di lievito), in merito alla sua ricetta della crostata di mele rubata dalla sua credenza on line niente meno che da una rete televisiva nazionale, ma a quanto pare non e' il primo episodio che si verifica a discapito dei foddblogger. Io sinceramente sono rimasta incredula: un programma come quello, che va in onda intorno a mezzogiorno, o giu' di li', visto da tante persone, ridotto a fare una mossa del genere lo trovo di cattivo gusto. Ma insomma diamo a Cesare quel che e' di Cesare!
Questa domenica per omaggiare chi la fantasia ce l'ha messa sul serio, alcuni blog, ho dimenticato i nomi...mi spiace, promuovono di ripetere tutti, o chi ne ha voglia, la ricetta della crostata di Adriano.
Un modo carino per dimostrare solidarieta' a una persona che regala tanti momenti gustosi ma anche un ottimo pretesto per provare questa deliziosa torta.
Tutto questo gran parlare o meglio scrivere, mi ha fatto venire in mente che lunedi' ho ripetuto l'esperimento di fare i biscotti, questa volta a colazione e son venuti ...buoni. Visto e considerato che qualcuno di mia conoscenza li ha letteralmente polverizzati.
Ecco qui cosa serve per fare una quindicina abbondante di biscotti:
100 g di burro
70 g di zucchero
1 uovo, solo il tuorlo
1 cucchiaio da minestra di sciroppo d'acero (si puo' sostituire con il miele)
150 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
30 g di granella di nocciole
Prima di tutto si monta a crema il burro con lo zucchero, si unisce il tuorlo, un pizzichino di sale e lo sciroppo d'acero. Poco alla volta si va ad unire la farina, alla quale prima avevo aggiunto il lievito e la granella di nocciole e si mescola tutto insieme. Io ho fatto inizialmente con la frusta poi man mano che si aggiunge la farina diventa piu' asciutto e finisco di impastarlo con le mani.
Salta fuori una bella palla di pasta, un po' untina che avvolgiamo nella pellicola trasparente e la facciamo riposare in frigo un quarto d'ora.
Con la pasta si fanno poi delle palline, della grandezza di una noce, si rigirano tra le mani e si schiacciano, poi finiscono sulla teglia con la carta forno a cuocere a 170 gradi per 15/20 minuti.
Questa volta ho notato che come per la ciambella, il mio cavallo di battaglia, avevo il presentimento che questi biscotti fossero venuti bene solo a sentirne l'odore.
Non si porta via la fantasia delle persone!!!
Questa domenica per omaggiare chi la fantasia ce l'ha messa sul serio, alcuni blog, ho dimenticato i nomi...mi spiace, promuovono di ripetere tutti, o chi ne ha voglia, la ricetta della crostata di Adriano.
Un modo carino per dimostrare solidarieta' a una persona che regala tanti momenti gustosi ma anche un ottimo pretesto per provare questa deliziosa torta.
Tutto questo gran parlare o meglio scrivere, mi ha fatto venire in mente che lunedi' ho ripetuto l'esperimento di fare i biscotti, questa volta a colazione e son venuti ...buoni. Visto e considerato che qualcuno di mia conoscenza li ha letteralmente polverizzati.
Ecco qui cosa serve per fare una quindicina abbondante di biscotti:
100 g di burro
70 g di zucchero
1 uovo, solo il tuorlo
1 cucchiaio da minestra di sciroppo d'acero (si puo' sostituire con il miele)
150 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
30 g di granella di nocciole
Prima di tutto si monta a crema il burro con lo zucchero, si unisce il tuorlo, un pizzichino di sale e lo sciroppo d'acero. Poco alla volta si va ad unire la farina, alla quale prima avevo aggiunto il lievito e la granella di nocciole e si mescola tutto insieme. Io ho fatto inizialmente con la frusta poi man mano che si aggiunge la farina diventa piu' asciutto e finisco di impastarlo con le mani.
Salta fuori una bella palla di pasta, un po' untina che avvolgiamo nella pellicola trasparente e la facciamo riposare in frigo un quarto d'ora.
Con la pasta si fanno poi delle palline, della grandezza di una noce, si rigirano tra le mani e si schiacciano, poi finiscono sulla teglia con la carta forno a cuocere a 170 gradi per 15/20 minuti.
Questa volta ho notato che come per la ciambella, il mio cavallo di battaglia, avevo il presentimento che questi biscotti fossero venuti bene solo a sentirne l'odore.
Quando li ho sfornati mi sono accorta che Paolo ha voluto lasciare il suo contributo impresso con questa bella faccina, grazie!
mercoledì 4 novembre 2009
Quando il cibo va' al cinema
Anche quest'anno e' uscito uno di quei film belli con la B maiuscola, e credo lo sia stato per molti dato il gran parlare che ha fatto prima e la valanga di commenti che ha ricevuto poi. Ma di cosa staro' mai parlando ...Julie & Julia naturalmente! All' inizio mi sono limitata ad aggiungere il titolo tra i miei film preferiti, circa un mese fa visto che qui negli Stati Uniti e' uscito per mia fortuna molto prima che in Italia...poi vedendo recensioni e commenti piovere da tutte le parti, ieri sera mi son detta:
"mi e' piaciuto cosi' tanto che devo assolutamente metterlo nel mio blog!".
La storia e gli attori si sono fusi in un tutt'uno riuscendo a emozionare chi come me era comodamente in poltrona, alternando momenti piu' o meno seri ad altri di fortissime risate...tra un pop corn e l'altro rigorosamente al burro.
Foodblogger a parte, il cibo e' passione e amore, non puo' essere diversamente... "perche' ogni cosa a un gusto migliore con il burro!!!"
"mi e' piaciuto cosi' tanto che devo assolutamente metterlo nel mio blog!".
La storia e gli attori si sono fusi in un tutt'uno riuscendo a emozionare chi come me era comodamente in poltrona, alternando momenti piu' o meno seri ad altri di fortissime risate...tra un pop corn e l'altro rigorosamente al burro.
Foodblogger a parte, il cibo e' passione e amore, non puo' essere diversamente... "perche' ogni cosa a un gusto migliore con il burro!!!"
Bon Appe'tit
...un abbraccio da Kat
...un abbraccio da Kat
domenica 1 novembre 2009
Mini apple pie...trick or treat???
Anche il weekend di Halloween e' passato e con l'arrivo di novembre abbiamo cambiato l' orario, meno un' ora, e il guardaroba. Insomma due giorni impegnativi sotto tutti gli aspetti...
Con l' arrivo del freddo, e questo e' pungente, la mia voglia di accendere il forno aumenta di pari passo con la temperatura esterna, e' proprio una di quelle cose che viene in automatico. Per non parlare poi di quegli odorini che escono dal forno e si fondono con il resto della casa, mmm... sono impagabili, non solo detto da me.
Cosi' sabato pomeriggio dopo un pisolino rigenerante in vista della serata, ho dato il via alle "danze" con delle mini tortine di mele. Dall' altronde la mela e' il frutto che in fatto di odore mi da piu' soddisfazione in assoluto: inizio ad annusarle dal supermercato, in piu' qui negli Stati Uniti ci sono svariate qualita', c'e' davvero da sbizzarirsi!
Tra un sorso di caffe' e l'altro guardavo la pasta frolla e lei probabilmente guardava me, e mi son detta: perche' fare una sola apple pie? Vediamo cosa succede a mettere la pasta dentro le mie nuove formine dei muffins...e con la tazza di caffe' ancora fumante in una mano con l' altra avevo gia' acchiappato una mela, il passo successivo e' stato breve.
Ecco cosa occorre per questa calda merenda:
(per 6 tortini)
una mela non troppo grande
un rotolo di pasta frolla
un cucchiaio abbondante di zucchero
una spolverata di cannella
Tagliare la mela a dadini piccoli e lasciarla riposare con lo zucchero e la cannella. La pasta frolla va srotolata e stesa per bene, un mattarello puo' essere utile, almeno cinque min. prima di usarla, poi con delle formine tonde per biscotti fare dodici cerchi, va bene anche un bicchiere come misura. Con i dischetti di frolla si fodera lo stampo dei muffins, prima va un po' unto, si riempono con un cucchiaino di mele e si richiudono con i dischetti rimasti premendo sui bordi in modo che cuocendoli poi si attaccano le due parti.
In forno a 180 gradi per 15-20 minuti fino a che non sono dorati.
Sfornati e' meglio lasciarli raffreddare, sono delle bombe di calore!!! Magari una spolverata di zucchero a velo non ci sta male...
Inutile dire che il profumo per casa una volta aperto il forno scaldava l' ambiente e il cuore.
Buona merenda a tutti!!!
Con l' arrivo del freddo, e questo e' pungente, la mia voglia di accendere il forno aumenta di pari passo con la temperatura esterna, e' proprio una di quelle cose che viene in automatico. Per non parlare poi di quegli odorini che escono dal forno e si fondono con il resto della casa, mmm... sono impagabili, non solo detto da me.
Cosi' sabato pomeriggio dopo un pisolino rigenerante in vista della serata, ho dato il via alle "danze" con delle mini tortine di mele. Dall' altronde la mela e' il frutto che in fatto di odore mi da piu' soddisfazione in assoluto: inizio ad annusarle dal supermercato, in piu' qui negli Stati Uniti ci sono svariate qualita', c'e' davvero da sbizzarirsi!
Tra un sorso di caffe' e l'altro guardavo la pasta frolla e lei probabilmente guardava me, e mi son detta: perche' fare una sola apple pie? Vediamo cosa succede a mettere la pasta dentro le mie nuove formine dei muffins...e con la tazza di caffe' ancora fumante in una mano con l' altra avevo gia' acchiappato una mela, il passo successivo e' stato breve.
Ecco cosa occorre per questa calda merenda:
(per 6 tortini)
una mela non troppo grande
un rotolo di pasta frolla
un cucchiaio abbondante di zucchero
una spolverata di cannella
Tagliare la mela a dadini piccoli e lasciarla riposare con lo zucchero e la cannella. La pasta frolla va srotolata e stesa per bene, un mattarello puo' essere utile, almeno cinque min. prima di usarla, poi con delle formine tonde per biscotti fare dodici cerchi, va bene anche un bicchiere come misura. Con i dischetti di frolla si fodera lo stampo dei muffins, prima va un po' unto, si riempono con un cucchiaino di mele e si richiudono con i dischetti rimasti premendo sui bordi in modo che cuocendoli poi si attaccano le due parti.
In forno a 180 gradi per 15-20 minuti fino a che non sono dorati.
Sfornati e' meglio lasciarli raffreddare, sono delle bombe di calore!!! Magari una spolverata di zucchero a velo non ci sta male...
Inutile dire che il profumo per casa una volta aperto il forno scaldava l' ambiente e il cuore.
Buona merenda a tutti!!!
giovedì 29 ottobre 2009
non solo alberi...
martedì 27 ottobre 2009
Gironzolando ...al frutteto
Ecco cosa abbiamo trovato, seguendo i miei tanto amati "percorsi non turistici"...ci siamo ritrovati a merendare con una calda fetta di apple pie, bevendo un buonissimo sidro di mele in compagnia di amici. Un modo diverso di passare una domenica d'ottobre, in mezzo alla natura degustando e ahime' acquistando prodotti tipici, insomma una vera delizia.
Aggiungo di aver scoperto un paio di qualita' di mele molto buone e fragranti: la Honeycrisp e la Michigan.
Ma a dire la verita' sto gia' pensando a come poterle utilizzare, una certa idea di fare piccole tortine di mele mi stuzzica parecchio...
mercoledì 21 ottobre 2009
Autumn's colors...somewhere in Illinois
giovedì 15 ottobre 2009
Anderson Japanese Garden
Col senno di poi devo ammettere che la scorsa domenica abbiamo avuto un tempismo perfetto a scegliere di passarla all' aperto! In questi giorni infatti il tempo non e' proprio incoraggiante, anzi...
Cosi' incoraggiati da una giornata di sole siamo andati a fare un giro al giardino giapponese di Rockford, dopo un generoso brunch!
Il Japanese Garden e' composto da due giardini uno di tipo antico con la Tea House e uno contemporaneo con il giardino dei riflessi; il giardino e' stato progettato per permettere ai visitatori di lasciare fuori lo stress di tutti i giorni e donare la bellezza e la tranquillita' della natura. I tre elementi sono: acqua, piante e roccie.
La realizzazione del Anderson Japanese Garden e' iniziata nel 1978 ad opera del progettista H. Kurisu, lo stesso che ha disegnato e costruito il giardino di Portland in Oregon.
Mi sento fortunata, nell' arco di cinque mesi li ho visitati entrambi: si respira veramente pace e tranquillita' e i sensi sono appagati.
English translation
I have to admit it, we had a perfect timing picking Sunday as a day to spend outdoor! These days the weather is not encouraging...
So encouraged by a sunny day we went for a trip to the Anderson Japanese Garden.
The Garden consist in two style; the first is a formal Japanese Garden with the Tea House and the other one is contemporary with the Garden of reflection. The J.G. is designed to allow its guests to leave the stresses of everyday's life and donate the beauty and tranquility of nature; the three essential elements are: water, plants and rocks.
Construction of Anderson Japanese Garden began in 1978 by H. Kurisu, the same who has build the Japanese Garden in Portland, Oregon.
I feel lucky: in five months I've been in both.
lunedì 12 ottobre 2009
Fall in Rockford (IL)
Inutile dire che le zucche sono le regine di questo periodo...l'autunno e di sicuro continueranno a farci compagnia per un altro mese. A dire il vero a me fa piacere, mi piacciono tanto (la mia casa e' invasa) e tra forme e colori rendono allegro tutto l' ambiente.
Ormai i miei giretti per Rockford si traducono nell' andare a caccia di farmers market, mercatini tipici dove si trovano frutta verdura, fiori, marmellate, miele. Bisogna approfittare di quest' ultimo periodo.
Cosi' sabato mattina nonostante il freddo pungente ho trascinato fuori casa Paolo e insieme alla digitale siamo stati al farmer market sulla N Main angolo Auburn ( il sabato dalle 8 a mezzogiorno).
English translation
The pumpkins are the queens of this period...the Fall and certainly they''ll continue to keep us company for another month. I like to see around ( my house is full) shapes and colors make the atmosphere cheerfull.
Now my jurney in Rockford means only one thing the hunt of farmers market, typical markets where you can find fruit, vegetables, flowers, jams, honey. Must take this last period before the end of October.Saturday morning despite the bitter cold outside the home Paolo and I dragged along with the digital camera we were at the farmer market on the corner of N Main Auburn.
venerdì 9 ottobre 2009
inaspettatamente ... pumpkin pie
Mi ero riproposta di cercare una ricetta americana con la zucca dato che in questo periodo non passa giorno che non vedi zucche e zucchine d'appertutto. Non volevo ricorrere a internet o a un libro per la mia ricerca e quando meno lo immaginavo una buonissima pumpkin pie ha trovato me. I miei amici americani hanno avuto una spledida idea a portarla, fantastico! Sono diventata una vera food addicted, prima di assaggiarla un paio di foto sono d'obbligo.
Il modo migliore di celebrare l'autunno!
La preparazione e' piu' facile del previsto:
ingredienti:
2 tazze grandi di polpa di zucca ben cotta
1 ½ tazza di panna per dolci
¼ tazza di zucchero di canna
½ tazza di zucchero bianco
1 cucchiaino di cannella
½ cucchiaino di zenzero
¼ cucchiaino di noce moscata
2 uova leggermente sbattute
Mischiare bene tutti gli ingredienti
Riempire con il composto una teglia foderata con pasta frolla per crostate
Mettere nel forno e cuocere 15 minuti a 220°-230°, quindi ridurre il calore a 180° e cuocere per 45 minuti circa
Servire con panna montata
translation
I was revived to look an America recipe with pumpkin as in this period not a day goes that you don't see gourds and pumpkins everywhere. I didn't want to use internet or a book for my research and when I least imagine a very good pumpkin pie has found me. My American friends had a brilliant idea to take it, fantastic! I became a real food addicted and before tasting a couple of pictures are a must. The best way to celebrate the Fall!
Preparation is easier than expected.
ingredients:
2 big cups of well cooked pumpkin
1 ½ cup cream cake
¼ cup brown sugar
½ cup white sugar
1 teaspoon cinnamon
½ teaspoon ginger
¼ teaspoon nutmeg
2 eggs lightly beaten
Mix all ingredients well. Fill with the mixture a pan lined with pastry for pies (crust).
Put in oven and bake 15 minutes at 220 ° -230 °, then reduce heat to 180 degrees and bake for 45 minutes
Serve with whipped cream
venerdì 2 ottobre 2009
fuori continua a piovere...ma finira'
Giornate calde ormai sono solo un ricordo in Illinois da domani si tira fuori l' abbigliamento pesante
giovedì 1 ottobre 2009
Biscotti 3C: cacao, coccole, compagnia
E' ufficiale con l'arrivo di ottobre qui a Rockford sono arrivati sottobraccio pioggia e freddo.
Certo e' che sentire gli amici in Italia che hanno ancora un tempo mite e si godono il tepore autunnale, raro per questo periodo, mi da' un po' fastidio. A questo si aggiunge il fatto che Bologna e' circondata nella parte sud dai Colli e questo significa assaporare tutti i colori caldi della vegetazione, dal verde al rosso, passando attraverso l' ocra, il marrone e l' arancio.
E cosi' complice una vena di romanticismo e un clima da casa mi sono detta: bene ho voglia di preparare un dolce!!!
In questi giorni cercavo qualcosa di diverso da fare, io sono un' affezionata della ciambella direi in tutte le salse....e piu' mi guardavo intorno piu' mi dicevo che era ora di fare altro.
L'idea e' arrivata: vediamo cosa succede a fare dei biscotti.
Mi sono documentata perche' non sono un' esperta ed ecco quella da provare stava li', allora proviamoci, un po' rivisitata rispetto all' originale...ma buona. Eccola qui appena sfornata:
ingredienti (per circa 30 biscottini) :
300 g farina
30 g cacao amaro
200 g margarina
100 g zucchero
1 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
vaniglia
(zucchero a velo per la farcitura)
Setacciare la farina con lievito, cacao e sale; in un altra ciotola lavorare il burro con lo zucchero e l'essenza di vaniglia, fino a ottenere una cremina soffice. Aggiungere il composto di farina e mescolare. Il risultato e' un impasto simile alla frolla, ma molto morbido.
Lasciare riposare per 20 min. in frigo avvolto nella pellicola di plastica; dopo si formano delle palline, che io ho schiacciato leggermente con la mano e si infornano per 20 min. a 170 gradi.
Io ho preferito preriscaldare il forno intanto che preparavo le palline e foderare la teglia con la carta forno.
Neanche farlo apposta dopo mezz' ora che li avevo sfornati sono passati da casa un paio di amici, americani, che visti i biscottini sul tavolo li hanno assaggiati....
il verdetto e' stato del tutto positivo e come prima volta sono molto soddisfatta!!!
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