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lunedì 27 marzo 2017

Quadrotti di spinacino, salmone e...

Eccomi di nuovo qui, ma questa volta dovevo farlo con una ricetta, perchè è vero che ho poco tempo, è vero che il mio amato hobby creativo, e relativo sito, mi tengono più impegnata del previsto, ma la cucina, le ricette, gli abbinamenti di sapori e la curiosità di provare cose nuove è più forte di me. Io lontano dalla cucina non sò stare: tutto inizia al supermercato, la spesa, un rituale che mi rilassa e mi porta ispirazione, và fatta con calma, almeno quando mi è possibile (ci sto lavorando!). Quando poi riesco anche a cucinare, a fare due foto come si deve tutto diventa perfetto.

E così nascono questi quadrotti di spinaci, salmone e riso venere, la mia scoperta del mese scorso. Come facevo prima?!? Prima solo riso bianco per risotti, una vera passione ma è tempo di cambiare!





Per preparare questo piatto ho usato: 
una confezione di spinacini freschi, due uova, riso venere la quantità per 2 persone indicata sulla confezione, una confezione di salmone affumicato, olio e limone a piacere.

Per prima cosa ho lessato qualche minuti gli spinacini per ammorbidirli poi li ho passati al mixer, ho aggiunto le uova, sale pepe q.b. mischiato per bene e ho fatto la frittata.
Una volta cotto anche il riso, ho usato uno precotto che richiede solo due minuti in acqua bollente e salata, l'ho lasciato raffreddare poi ho iniziato a comporre la formina usando uno stampo quadrato.
Il salmone l'ho solo condito con limone e un filo d'olio.

E' stato tutto molto veloce, più del previsto, quindi perfetto per le mie cene dopo una giornata fuori...assolutamente da rifare!!!




Buona settimana e passate a trovarmi sullo shop
a presto, Kat



mercoledì 8 febbraio 2012

Cuore di radicchio


Buon giorno!!! Cos'ho qui per voi? Un altro risotto, o meglio e' una variante di quello all'aceto balsamico postato in gennaio, insomma se non si era capito, mi era piaciuto proprio tanto... tanto da rifarlo con un paio di aggiuntine: radicchio e nocciole. Ma non solo, perche' non usare una formina da biscotti per impiattarlo e renderlo un po' romantico?!


 Se vi va' di provarlo trovate la ricetta nel mese di gennaio, aggiungete il radicchio 5-10 minuti prima della fine della cottura del riso; una noce di burro e il parmiggiano grattugiato. La granella di nocciole l'ho sparsa sopra una volta impiattato (la foto e' venuta davvero male, sorry, andavo di fretta!).


Un abbraccio, alla prossima
Kat <3 <3 <3




lunedì 9 gennaio 2012

Ricomincio... dal risotto

Si ricomincia, si ritorna alla routine, non solo perche' oggi siamo all'inizio della settimana, ma perche' oggi e' il lunedi' dopo le feste, dopo la befana. Tutti, ognuno a modo suo torna a fare quello che faceva prima di Natale, che e' volato via alla velocita' di uno starnuto.
Sveglia ancor prima dell'alba, strade deserte e una luna gigantesca sullo sfondo. L'avete vista anche voi?!?
Accompagnare il Paolo al lavoro, un po' mi mancava o forse no data l'ora, ma l'aria gelida di questa mattina mi ha svegliato, tanto da rendermi conto che: le 7 a.m. sono un orario decoroso per essere in macchina e non c'era traccia di nessuno in giro (o quasi). Anomalo. Tutti spariti? Eh figurarsi, in vacanza a godersi l'ultimo strascico di feste, ecco dove sono!?


Ad ogni modo mi sembra proprio il momento di riprendere le buone abitudini con una bella ricettina, come protagonista un risotto. I risotti sono uno di quei comfort food irrinunciabili, a mio parere, che amo cucinare, mi  piacciono in tutte le versioni, dai classici agli azzardati, purche' caldi e cremosi. Ma oggi gioco in casa e la mia proposta e' un buon risotto autoctono all'aceto balsamico. L'idea viene da un'amica che e' stata adottata da Modena, e tempo fa ce lo siamo trovati nel piatto proprio a casa sua. Be' un risotto profumato, gustoso e delicato con del carattere: mi e' piaciuto tremendamente, tanto da copiarlo! Grazie Sara a buon rendere :) !!!


Ingredienti: riso (la quantita' dipende da quanti siete), un po' di cipolla da soffriggere, olio, aceto balsamico buono, Parmiggiano grattuggiato, 1 dito di vino bianco da sfumare, brodo.

Ho fatto soffriggere la cipolla in una padella capiente con l'olio e dopo pochi minuti ho "buttato giu'" il riso, due saltelli, una giratina e ho aggiunto due tazze di brodo. In base al tempo di cottura del riso, circa a meta' del tempo ho sfumato con del vino bianco, ho fatto evaporare poi ho aggiunto l'aceto balsamico a filo, un cucchiaio. Quando si termina la cottura il riso non dev'essere brodoso; si aggiunge una noce di burro (non posso non metterla!) e il formaggio grattuggiato.


Con questa ricetta partecipo al contest KM0 di Per un pugno di capperi




E il gioco e' fatto.
Buona settimana,
xoxo

sabato 27 marzo 2010

Dal ricettario di mamma: torta di riso

Neanche a farlo apposta questa settimana il protagonista o meglio tronista di casa e' stato il forno, dalle lasagne alla torta di riso, per chiudere in bellezza.

Mi viene da ridere se ripenso a Paolo quando mi dice "Guarda che tu hai i tortellini nel dna...", si' certo ma alla luce dei fatti, e qui carta canta ho le prove tantigibili di come stanno le cose... e mio caro Paolo sai cosa ti dico?  "Altro che tortellini!!! Nel mio dna c'e' tutto il ricettario bolognese dalla A alla Z! Poi per carita' non e' tutta farina del mio sacco, gli accorgimenti e le modifiche di mamma ci stanno sempre alla grande.

Ora si torna alla torta di riso in questione, che stasera giochera' in trasferta in una casa americana (che storia, confesso che sono gasata politicamente: Italia-Usa 1-0). Ok mi riprendo dal mio delirio. Gia' qualcuno prima di me, verso la fine del Quattrocento diffondeva la fama della piacevole gastronomia bolognese, quindi in sostanza e' meglio che mi metto buonina.

Questa torta e' tipica di questo periodo che precede la Pasqua infatti la chiamano anche Torta degli addobbi nel gergo bolognese, quindi assolutamente, ha il sapore della tradizione e della cucina di casa mia.

Gli ingredienti sono (per 8 persone):
250 g di riso
100 g di cedro candito (io ho usato un mix di cedro e arancia)
100 g di mandorle pelate tritate
1 l di latte
3 uova intere
200 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
la scorza di un limone
1/2 bicchierino di liquore all'amaretto


1) Portare a ebollizione il latte con la vaniglia e la scorza del limone, quando bolle mettere il riso e lo zucchero, cuocere a fuoco basso finche' non sara' cotto e il latte assorbito, togliere il limone e lasciarlo raffreddare.
2) Quando il riso sara' pronto unire le uova, il cedro, le mandorle, l'amaretto e amalgamare bene tutti gli ingredienti.
3) Foderare con carta da forno bagnata e strizzata una teglia, versare il contenuto e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti.
(A questo punto la mia mamma invece della carta forno imburra la teglia e la cosparge di pangrattato)
4) Una volta cotta va' fatta raffreddare almeno un'ora, la carta forno si toglie, e si taglia la torta a quadratini o a losanghe.



Buona domenica...













sabato 27 febbraio 2010

Comfort food al sapore di riso

Questa settimana e' stata a dir poco pesante, stare negli Stati Uniti da sola non mi ha reso le cose facili, sento addosso molta tristezza per tutta una serie di avvenimenti. Credo, anzi sono convinta di essere un "animale" sociale, come piace definirmi, e come tale odio la solitudine...

Ma non voglio deprimere nessuno!!! 

Qualcosa di positivo pero' c'e': il mio corso d'inglese, che e' iniziato a gonfie vele! E tra i motivi che mi hanno spinto a farlo oltre a migliorare l'uso di questa lingua, c'e' la necessita' di fare nuove conoscenze. La cosa divertente e' che la mia classe si divide tra sudamericani e asiatici ed essendo io l'unica europea sono tutti incuriositi da me. Il perche', sinceramente mi sfugge!!! Pero' ho capito che tutte queste persone hanno un'idea curiosa dell'Italia: sono convinti che italiano e spagnolo siano la stessa lingua o meglio che una e' il dialetto dell'altra e viceversa. Ma no!!! Insomma molti mi fanno le stesse domande, hanno una fantasia da guiness dei primati e una visione davvero distorta dell'Italia. Ma non si limitano a fare domande, alle quali rispondo con tutta la diplomazia necessaria, non vorrei mai creare squilibri internazionali, il piu' delle volte percepisco che mettono in dubbio le mie risposte chiedendomi se sono sicura. Eh ma adesso faro' loro un corso accellerato sul Bel Paese, poi magari oltre a migliorare l'inglese, che non sia la volta che imparo lo spagnolo?
(lo parlano praticamente tutti!!!)

Comunque tornare a casa ed essere sola mi ha fatto venire una voglia esagerata di casa a Bologna, famiglia e compagnia bella...uff...
Insomma anche prepararmi la cena e' diventata una tristezza, sono un caso pietoso. E cosi' mi sono buttata su uno di quei cibi che mi danno sollievo: il riso. Fantastico potrei chiamarla "La settimana del riso", poi non deve essere per forza super elaborato, burro e formaggio va gia' benone per me. Non lo vedo neanche triste anzi decisamente in testa nella lista dei miei comfort foods.


Ma a tutti voi lo propongo nelle varianti: asparagi e funghi!!!




 

 


Gli asparagi li ho sbollentati qualche minuto in acqua salata, i funghi erano secchi, li ho lasciati a mollo per un quarto d'ora.
In una padella antiaderente, io uso la wok, in un filo d'olio si rosola un po' di cipolla, poi si butta il riso e lo si fa tostare un po', non deve bruciarsi. Si aggiunge poco alla volta il brodo e le verdure, e si lasciano cuocere a seconda del tempo di cottura del riso. Questa volta non ho delle dosi, perche' l'ho fatto solo per me, sono andata a occhio brutalmente!!! ; )
Quando e' pronto il brodo deve essersi assorbido; una noce di burro per mantecarlo e il formaggio grattugiato e' quasi d'obbligo.


Buona domenica




Con questa ricetta partecipo al concorso su
http://spadelliamo.blogspot.com/