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giovedì 16 febbraio 2012

Tagliatelle di carnevale



A casa mia sono un classico dei dolci di carnevale, le tagliatelle fritte.
Penso di ricordarle da sempre, pronte da sgranocchiare per il mio compleanno e nei pranzi della domenica; un piattino e' sempre spuntato sul tavolo! Insieme alle sfrappole sono tra i miei dolci preferiti in questo periodo, ma come le fa la nonna...be' sono un'altra storia...
Febbraio e' proprio il mio mese, non c'e' verso, anche se adesso e' diventato un po' impegnativo: il mio compleanno, quello della mia meta', S.Valentino, il carnevale e ...poi magari festeggeremo che quest'anno e' bisestile, chi lo sa'! E se spunta un invito a cena o un'altra ricorrenza ad andare alla fine del mese, sono fregata: gia' mi vedo legata ai fornelli (e imbavagliata!).

Volete sapere come si fanno? Semplicemente facendo una sfoglia con farina e uova; si stende sottile e quando e' pronta va spolverizzata con un limone grattuggiato e tanto zucchero. Si arrotola e si taglia. Fritte in olio, finche' non prendono un bel colorito e il gioco e' fatto. Semplici, da preparare anche all'ultimo minuto, forse e' meglio visto che tendono a sparire in fretta!


Ciao!!!

mercoledì 9 marzo 2011

Io, mamma e le tagliatelle fritte di nonna

Come qualcuno sapra' in questi due mesi dal rientro a Bologna, avere internet a casa e' stata un'odissea, per di piu' non ancora finita ma almeno potere delle chiavette, riesco a collegarmi!!! Ma ho un sacco di "arretrati" da postare accidenti e il tempo e' tiranno. Comunque non fa fatto, approfitto del periodo fine carnevalesco per raccontarvi di queste tagliatelle, che almeno in questo caso non si mangiano col ragu'!

Non so' dire se le fanno in altre citta', per come le conosco io, fin da piccola son sempre state di proprieta' di nonna, che tutt'ora fa e che per qualche strana ragione vengono sempre le migliori. Mani sapienti e amorevoli, non c'e' altra spiegazione. La mia grande fortuna di bambina, e' stata quella di osservarla sempre ai fornelli a stegamare ma ancor di piu' quella di guardare con occhi curiosi i manicaretti Bologna's style che ha sempre fatto sul tagliere. Tortellini, tortelloni, tagliatelle e compagnia bella. Senza dubbio l'amore per fare la pasta al mattarello l'ho presa da lei! Anche la mia mamma cucina alla grande, ma purtroppo non "tira la sfoglia"...e quindi lo fa fare a me!
E cosi' e' stato: lei mi ha procurato un tagliere, un mattarello professional, uova e farina, zucchero, un grosso limone e io ho iniziato ad impastare. La sfoglia ha preso forma, arrotolata e tagliata, il mio compito e' finito. Poi e' stato il suo turno: friggere le rotelline.
Per finire, abbiamo osservato il risultato e il mio commento e' stato... 
"quelle di nonna mi sembrano piu' belle!"


Pero' riguardando queste prime messe sulla carta assorbente... be' non sono venute poi male!!!

Gli ingredienti sono quelli base della dispensa: 2 uova, 200 g di farina, un po' di zucchero, la scorza grattugiata di un bel limone.
Si impastano le uova con la farina, fino ad ottenere una bella palla liscia; si inizia a stendere la pasta col mattarello, rigorosamente, di uno spessore abbastanza sottile. Infine basta cospargere di zucchero la superficie della sfoglia insieme ad una generosa grattugiata di scorza di limone, arrotolare e tagliare.
Friggere in un pentolino per qualche minuto.


 Con questa ricetta/curiosita' familiare  partecipo al contest di Il cucchiaino di Milu'
 

mercoledì 1 settembre 2010

Una crostata ...diversamente crostata

Un velo di tristezza in questa mattinata iniziata all'insegna della pioggia che sembra dare il suo saluto a questa lunga e caldissima estate. 
Welcome back September & bye bye summer: guardando fuori dalla finestra e' l'unico pensiero che mi passa per la testa.
Anche il caffe' oggi sembra avere un profumo diverso.
Ultima fetta di torta e poi chissa', oggi sarebbe la giornata giusta per sfornare qualcosina...
Questa ricetta e' presa gentilmente in prestito da  quel che non strangola ingrassa,. Per quanto mi sia sforzata di cercarle qui di albicocche neanche l'ombra e quindi si e' reso necessario qualche piccolo intervento, poi si sa' in queste cose un tocco personale salta fuori inevitabilmente.


E com'e' giusto che sia, ecco la ricetta, versione originale e a lato le mie modifiche: 
Ingredienti per uno stampo da 24 cm 
200 gr di farina tipo 0 
50 gr di mandorle ridotte in farina (sostituite con fiocchi d'avena)
80 gr di zucchero semolato o di canna 
100 gr di burro a temperatura ambiente 
2 uova,  ½ bustina di lievito per dolci 
½ cucchiaino di estratto di vaniglia 
albicocche mature (sostituite con susine non troppo mature)
zucchero a velo 

In una ciotola lavorare il burro con la farina e aggiungere mano a mano gli altri ingredienti: l’impasto dovrà presentarsi simile a quello della pasta frolla ma molto più appiccicoso.
Stenderlo in uno stampo per crostate (unto e infarinato, o rivestito di carta da forno) dal bordo non troppo basso. Cospargere di zucchero, sistemare (affondandole leggermente) le mezze albicocche (spicchi di susina) e distribuire sopra ancora dell’altro zucchero (io ho usato quello di canna grezzo). 

A noi la crostata morbida di Silvia e' proprio piaciuta!!!


Partecipo alla raccolta del blog "Diario della mia cucina" 



lunedì 3 maggio 2010

Biscottini terapeutici



Ormai sta diventando un'abitudine della domenica mattina: la giornata deve iniziare con qualcosa di appena sfornato altrimenti non va' bene... E dopo una settimana impegnativa, e un sabato notte agitato, cosa c'e' di meglio che svegliarsi e arrancare fino alla cucina in cerca di qualcosina di dolce da sgranocchiare?!

Cosi' nel silenzio della casa, gesti abituali si ripetono in modo automatico e familiare: preparare il caffe', mettere il latte fuori dal frigo, recuperare la tazza e ciondolare beatamente in attesa che la cup finisca di riempirsi di caffe'. Devo ammettere che il caffe' americano mi piace, mi aiuta nel risveglio, sorsi lenti, io e la mia tazza siamo in perfetta simbiosi. Sono consapevole del fatto che il mio corpo ci mettera' ancora un po' prima di realizzare che sono in piedi, ma questo non mi ferma, devo preparare la colazione e magari tornare dieci minuti a letto.

Mattina perfetta per fare qualche biscotto. E' tanto che non li faccio. Qualche cambio di ingredienti e via che si impasta. Pronti e infornati.

Il profumo di miele che lasciano questi biscotti nell'aria risveglia i sensi, e' rassicurante, mi sento decisamente meglio. Ci voleva davvero poco...
...e come per magia realizzo che quelle persone che hanno infastidito i miei pensieri sono sparite (speriam che l'effetto duri a lungo!).

cosa occorre?
120 g farina, io ho usato quella integrale
60 g zucchero a velo
60 g burro
1 uovo
1/2 bustina di lievito o 2 cucchiaini di baking powder
un pugno di mandorle tritate

Aggiungere alla farina setacciata il lievito e unire l'uovo, lo zucchero, il burro fuso, le mandorle e un cucchiaino di miele. Lavorare tutti gli ingredienti con le mani e quando l'impasto e' pronto farlo riposare in frigo 15 minuti. Fare poi delle palline e appiattirle. Cuocerle in forno gia' caldo a 170 gradi per 15 minuti.










lunedì 28 settembre 2009

Ottobre e' alle porte

Da queste parti ormai da dieci giorni, forse piu' che meno, ovunque mi giro vedo zucche, di ogni genere, forma o colore, insomma c'e' l' imbarazzo della scelta senza dubbio.
La zucca tonda arancione (pumpkin), e' quella tipica di Halloween, e tutti i grocery stores che si rispettano ne sono super provvisti. Ma quello che mi chiedo e' se oltre ad ornare case, giardini e chi piu' ne ha piu' ne metta, la utilizzino anche in modo culinario. Certo sarebbe semplice inserire una ricerca su internet e ricercare le ricette americane a base di zucca, ma a me piace complicarmi le cose quindi in questi giorni andro' alla ricerca di qualche piatto locale da sperimentare...

Il fatto e' che quando penso alla zucca, da buona bolognese mi vengono in mente i tortelloni di zucca, quelli della nonna e con la stagione fredda alle porte questo piatto prelibato non puo' mancare neache qui, oltre oceano, sulla mia tavola!!!

Questa e' la mia ricetta: tortelloni di zucca (per sei persone):

per la pasta: 300 g di farina, 3 uova, un pizzico di sale
per il ripieno: 250 g di polpa di zucca, va bene una zucca lunga media,tagliata a meta' e cotta in forno, temperatura alta, formaggio grattugiato, un tuorlo, sale, pepe e noce moscata (facoltativo).

Una volta fatto l' impasto, la sfoglia va stesa non sottilissima e si tagliano dei quadrati di circa 6 cm per lato; la zucca nel forno cuoce per circa un quarto d' ora, basta vedere con una forchetta se la polpa si e' ammorbidita, allora e' pronta. Io raccolgo la polpa con un cucchiaio, in modo che la buccia rimane intatta, la metto in una ciotola con il tuorlo, il formaggio grattugiato abbondante, sale, pepe e noce moscata. E via che si mescola il tutto.

Il momento della farcitura e' un po' delicato, ma fatti i primi ci si prende la mano, per facilita' io raccolgo con un cucchiaino raso la polpa di zucca e con un altro mi aiuto a metterla sulla pasta, poi chiudo a triangolo e unisco le due punte arrotolandolo sul dito.

La pasta puo' essere cucinata subito, o fatta riposare un oretta.
Il condimento per i tortelloni varia in base ai gusti: dal ragu' al sugo di pomodoro semplice.

Certo la preparazione e' un po' laboriosa.....ma il risultato e' buonissimo!!!