giovedì 30 settembre 2010

Una curiosa ...radice

Qualche settimana fa sfogliando una rivista pescata "quasi a caso" da Borders
mi sono ritrovata a sbavare (si puo' dire?) su una serie di immagini di zuppe. Avete capito bene, zuppe! Ognuno ha la sua c'e' poco da fare... La rivista in questione era niente meno quella di Donna Hay:  foto con piatti che sembrano uscire dalle pagine e ricette per ogni gusto e per ogni momento. Una rivista che si differenzia dalle altre proprio per quel non so' che, sara' il prezzo? Un po' troppo expensive.
Ad ogni modo in quella carrellata di zuppe si nascondeva una radice, la parsnip. Passo successivo e' stato pescare la traduzione: pastinaca. "Bene, ne so' quanto prima!" . Ma non finiscie qui, neanche farlo apposta l'ho vista al supermercato, nel banco verdure sud americane, sempre piu' incuriosita e stranita, ne ho comprate due.


Cosa vi ricorda? Una carota, col colore di una patata, semplice. Definizione non proprio corretta, ma ci sono quasi: la pastinaca fa parte della famiglia delle carote (yeah!!!), e' originaria dell' Europa tant'e' che gia' Romani e Greci la utilizzavano comunemente e pensavano avesse effetti afrodisiaci (wow!). Molto usata, insieme alla rapa, prima dell'arrivo della patata (Wikipedia, riassunto). Quindi col sud america non c'entra nulla.
Se questa sorta di carota pallida non dice molto, il profumo la sa' lunga. Dopo il primo taglio, un'annusatina per me e' do'obbligo. Semplicemente divina.
Carota, sedano, finocchio, liquerizia. Profumi freschi, ricordi d'estate e di insalate.
E sulla scia di questo delirio di profumi ho preso in prestito la ricetta dalla rivista, eliminando il miele e le cipolle. Ho lasciato: 2 radici, un porro, brodo, salvia. La preparazione e' da minestrone, la radice e' cotta quando si pianta la forchetta; la salvia per finire. 


Semplice, delicata e profumata: perfetta!


Alla prossima ;-)

lunedì 27 settembre 2010

1* compleanno e prima "estrazione"

 Eccomi di nuovo qui, presente e puntuale come un orologio svizzero... con estrazione gia' avvenuta (vedere post precedente). Anche se in realta' la scelta e' stata lasciata al 100% nelle mani del caso, si' insomma parlare di dea bendata mi sembra un po' eccessivo visto che in palio non ci sono migliaia di "euri", ma bensi' un piccolo pensierino piu' simbolico per aver assecondato la mia modesta richiesta!!!
Dunque dicevo. Stavo preparando i bigliettini con i nomi, piegati, ripiegati, tutti uguali, e li stavo lanciando dentro alla mia tazza personale: non dispongo ancora di sistemi altamente tecnologici di estrazione, la mano di un bambino in casa non c'e', quindi passatemi il  metodo puramente spartano ma in qualche modo sa' da fa', quindi immaginavo sarebbe andato tutto liscio come l'olio. Allo scoccare della mezzanotte avrei infilato la manina dentro alla tazza e con tanto di cerimoniale e testimone avrei estratto il Bigliettino. 
Avrei, e' proprio il caso di dire, perche':
1) il testimone ufficiale e' partito per lavoro
2) una volta messi tutti dentro alla tazza ho avuto la splendida idea di ribaltarla...

Benessum! (intercalare bolognese, che evita l'esclamazione piu' colorita), si ri-fa' di nuovo tutto. 
A due minuti dall'ora x con tanto di conto alla rovescia in stile partenza dello shuttle, mi sono accorta che due bigliettini di quelli caduti prima non si erano fermati sul tavolo ma erano finiti sotto una sedia. E' inutile con me ci vuole della pazienza! Li ho guardati, loro hanno guardato me e prima di raccoglierli ho pensato "avete voluto fare i furbi? bene, adesso scelgo voi!". In un certo senso questa scelta sui generis mi ha tolto dalla posizione di dover estrarre con mano, ma sono stata anch'io uno spettatore. E anche se alla fine gli estratti sono diventati due, va bene lo stesso, la prossima volta cambiero' metodo promesso!!!

Magari volete sapere quali sono i due prescelti, dopo tutto sto' casotto?


A loro arrivera' un piccolo pensierino, tema autunnale, 
a tutti gli altri grazie di cuore per aver partecipato con commenti e ricette che a breve provero'!!!

lunedì 20 settembre 2010

Anniversary time, apple & greeting card

Secondo voi di chi e' l'anniversary? O sarebbe meglio dire il quasi primo compleanno??? 
Ma ve lo dico subito: sara' il mio amato American Pie & Dintorni a compiere il suo primo anno fra una settimana, esattamente il 28. Confesso che ho guardato sul calendario piu' di una volta e piu' di due, non mi sembrava fosse gia' passato cosi' tanto tempo e invece... e' proprio cosi'! 
E a pennello veste il detto "come vola il tempo quando ci si diverte!"... Ed e' valido anche in questo angolino virtuale, che poi tanto virtuale non e' essendoci dietro persone in carne e ossa, dotate di sentimenti, fantasia, mestoli, forni, digitali e tanto altro!!! Conoscenze che si instaurano, pensieri, parole (e non solo ricette).
Un anno fa non immaginavo quante persone avrei "incontrato" da queste parti, quanto la rete che ci tiene tuttti insieme si sarebbe trasformata in uno strumento da e per condividere.
In questo momento ho davanti un'immagine curiosa ma credo comune ad alcuni. Vi e' mai capitato gli ultimi giorni di vacanza di fare amicizia con quel gruppetto col quale avremmo voluto uscire per tutto il tempo? Poi finalmente, per caso, si scambiano due parole, una partita a biliardino e gia' la sera stessa si esce tutti insieme. Cavolo in un attimo ci accorgiamo che mancano solo due giorni alla fine delle vacanze e torneremo a casa. Improvvisamente quei dieci giorni prima, noiosi e passati a rilento, lasciano il posto a due giorni di divertimento che volano via in un attimo...
Questo e' esattamente quello che mi e' capitato guardando il calendario "wow e' gia' passato un anno?!", ma poi a differenza dell'estate, sono sempre qui e piuttosto felice, aggiungerei.
Quindi GRAZIE A TUTTI voi che in questo periodo siete passati di qui, a chi lascia messaggi, a chi legge e basta, a chi sopporta le mie domande, ai commenti e alle critiche. Grazie al mio fan numero 1 per la sua costante presenza.

E come ogni buon compleanno che si rispetti, e' giusto e doveroso festeggiarlo e si vi va' insieme a me sarete i benvenuti! Vi faccio un po' di posto e con una fetta di torta o due biscotti avremo argomenti di cui parlare. Il tutto accompagnato da un tazzone di caffe' americano of course!



Qui e' buona usanza scrivere greeting cards, cartoline d'auguri, o semplicemente biglietti di ringraziamento o per ricordare appuntamenti, cene, compleanni, e un sacco di altre ricorrenze. E cosi' ho pensato, di creare un biglietto personalizzato per American Pie & Dintorni, sul quale se vi va' lasciare un messaggio (scrivetelo pure in questo post), un salutino o perche' no una ricettina base mele! Non a caso frutto preferito da questo blog ;-)
Avete tempo da oggi fino a mezzanotte del 28/9, tra tutti i messaggi ne estrarro' a sorte uno che ricevera' un piccolo pensierino. 


Se copiate e incollate la "cartolina" sul vostro blog con riferimento a questo post, sarebbe molto carino.
Thanks to everybody!!!!

giovedì 16 settembre 2010

Bowl & Soup: patty pan squash e zucchine




Zuppe, minestroni e creme di verdure, scodelle, mestoli e cucchiai..... sembrerebbe una formula magica, e invece no! Piuttosto un classico, comfort food, di quelli che regalano una coccola alla sera, o quando si rientra a casa stanchi e la voglia di fare anche un piatto di pasta proprio non c'e'. In giornate come questa di cielo grigio, vento e la prima pioggerellina, tenere tra le mani una ciotola calda, o bollente come piace a me... priceless (non ha prezzo). Semplice, perfetta, sana e veloce, cosa si puo' volere di piu'?!?

Protagonista se cosi' si puo' dire di oggi e' questa piccola, gialla e simpatica patty pan squash, della famiglia delle zucchine, nessun  risultato geneticamente modificato, ma solo una qualita' che coltivano da queste parti.


E' o non e' carina con questa forma un po' insolita? ...con  un carattere dolce e croccante...non puo' passare inosservata. Unita ad altre zucchine, un rametto di rosmarino e crostini di pane imburrati e tostati.... mmmm, buona!!!

Rimanete in zona, qualcosa bolle in pentola! Ciao


martedì 7 settembre 2010

Pan di muffin mirtilli, lamponi al profumo di limone


Essere convinti di una scelta non fa decisamente parte delle mie corde...e il titolo di questo post e' l'ennesima conferma. Ebbene si' lo ammetto: sono l'eterna indecisa. Sempre e su tutto, odio dover scegliere ma allo stesso tempo mi piace vivere in un mondo che ci offre delle alternative. Ribadisco il concetto gia' espresso, non sono normale, altro concetto di difficile spiegazione, quindi eviterei di andare oltre e arrampicarmi sugli specchi.
Alla fine la scelta sta' sempre nel mezzo, non mi piace chiamarli compromessi, preferisco parlare di sfumature; fondere, mischiare e vedere cosa salta fuori. Non a caso mi piace tutto cio' che  e' fusion. 
Se qualcosa non e' chiaro guardate questo dolce dall'aspetto normale, risultato di incroci... e alla fine al poverino non sono riuscita a dare un nome. 
Lemon cake & C. , ma non so' non mi convince un gran che, anche se il profumo e' quello. Ma per altri aspetti potrebbe essere un Muffin Gigante o un Muffin-cake per via degli ingredienti  e per averli uniti insieme col metodo dei muffins, secchi/liquidi. Mi ispirava anche qualcosa tipo Pan di Muffin mirtilli, lamponi al profumo di limone.... ma forse era un po' troppo??? 



Un po' di chiarezza, almeno sugli ingredienti:

200 g farina di riso
100 g zucchero
50 g fecola di patate 
80 g burro
1 uovo
150 ml latte
un pizzico di sale
1 limone intero grattugiato                           
(fino a qui sono gli ingredienti che uso per la ciambella bolognese, ma con farina normale e solo mezzo limone)
3 cucchiaini di  lievito
100 g abbondanti di mirtilli
qualche lampone

Invece di seguire il procedimento della ciambella, ho voluto mischiare gli ingredienti liquidi, uova , latte,burro fuso e scorza con la frusta, da una parte e quelli secchi in un altra. Poi li ho uniti insieme e invece di dividerli nelle cups per muffins, ho messo tutto insieme in una forma da plumcake, imburrata. 
In forno preriscaldato a 180 gradi per 30-35 minuti.

Tutto chiaro? ... Risultato soffice e profumato come piace a me... 
Per il nome? Si accettano suggerimenti!

Dopo tutto questo scrivere, mi spetta una fetta di cake con te' al gelsomino, BYE !!!


(La notte porta consiglio ...la scelta e' stata pan di muffin...)

venerdì 3 settembre 2010

Twirl cookies: grado di difficolta' eh... elevato, ma poi nel latte mmm....

"Non tutte le ciambelle escono col buco" e se tanto mi da' tanto sara' valido anche per i miei biscotti "Non tutti i biscotti escono rotondi!"... 



Pazienza, ma io li avrei voluti perfetti, non solo tondi, con perfette spirali, ma anche senza sbavature di sorta. 
E invece eccoli li', tutti goffi e imperfetti. A nulla e' servito seguire fedelmente le istruzioni della Marta Stewart (lei li chiama spirals). Insomma, buona la prossima, ho gia' in programma di rifarli con qualche correzione, perche' i conti non mi tornano e sono una testona; li rifaro' a modo mio e chi la dura la vince!

Nel frattempo gli ingredienti per una 20ina di pezzi (misure di capacita' americane, ma aggiornero' il post con le "nostre" il prima possibile)

1/2  cup di burro (110 g)
1 cup di zucchero
1 uovo 
1/2 teaspoon di sale
1/2 tablespoon di estratto di vaniglia
2 cup di farina
1/4 cup di cacao in polvere

1) Per l'impasto usare uno sbattitore elettrico e unire lo zucchero al burro; unire l'uovo intero e il sale, continuando ad unire gli ingredienti e formando una cremina. Aggiungere il latte, la vaniglia e infine la farina.

2) Dividere l'impasto a meta' e aggiungere a una il cacao.

3) Stendere i due impasti su un foglio di carta forno, cercando di formare una sorta di rettangolo, in frigo per venti minuti.


4) Con l'aiuto della carta forno, far adagiare le due parti una sopra l'altra, facendole combaciare.

5) Dal lato lungo, iniziare ad arrotolare sempre aiutati dalla carta forno perche' l'impasto tende ad appiccicare e ad ammorbidirsi che e' una favola!!!

6) In frigo altri venti minuti, dopo di che si andra' a eliminare la carta e a tagliarlo.

7) Cuocere le spirali in forno preriscaldato a 180 gradi per 15 minuti.

8) Lasciarli raffreddare e il giorno dopo, forma a parte, sono squisiti, sia con il latte che con il te'.


Ma anch'io non potevo fare qualcosa di piu' semplice? Certo che no, sarei normale!!!

Buon week end :-)

mercoledì 1 settembre 2010

Una crostata ...diversamente crostata

Un velo di tristezza in questa mattinata iniziata all'insegna della pioggia che sembra dare il suo saluto a questa lunga e caldissima estate. 
Welcome back September & bye bye summer: guardando fuori dalla finestra e' l'unico pensiero che mi passa per la testa.
Anche il caffe' oggi sembra avere un profumo diverso.
Ultima fetta di torta e poi chissa', oggi sarebbe la giornata giusta per sfornare qualcosina...
Questa ricetta e' presa gentilmente in prestito da  quel che non strangola ingrassa,. Per quanto mi sia sforzata di cercarle qui di albicocche neanche l'ombra e quindi si e' reso necessario qualche piccolo intervento, poi si sa' in queste cose un tocco personale salta fuori inevitabilmente.


E com'e' giusto che sia, ecco la ricetta, versione originale e a lato le mie modifiche: 
Ingredienti per uno stampo da 24 cm 
200 gr di farina tipo 0 
50 gr di mandorle ridotte in farina (sostituite con fiocchi d'avena)
80 gr di zucchero semolato o di canna 
100 gr di burro a temperatura ambiente 
2 uova,  ½ bustina di lievito per dolci 
½ cucchiaino di estratto di vaniglia 
albicocche mature (sostituite con susine non troppo mature)
zucchero a velo 

In una ciotola lavorare il burro con la farina e aggiungere mano a mano gli altri ingredienti: l’impasto dovrà presentarsi simile a quello della pasta frolla ma molto più appiccicoso.
Stenderlo in uno stampo per crostate (unto e infarinato, o rivestito di carta da forno) dal bordo non troppo basso. Cospargere di zucchero, sistemare (affondandole leggermente) le mezze albicocche (spicchi di susina) e distribuire sopra ancora dell’altro zucchero (io ho usato quello di canna grezzo). 

A noi la crostata morbida di Silvia e' proprio piaciuta!!!


Partecipo alla raccolta del blog "Diario della mia cucina"