mercoledì 12 maggio 2010

Il lato romantico ...del pane

Partendo dal presupposto che dell'Italia mi mancano tante cose, quella che svetta in cima al podio e' il pane. Da bravi italiani il companatico e' necessario averlo sulla tavola, per quel non si sa' mai, perche' in fondo a noi piace tanto fare la scarpetta nel piatto dove fino a qualche minuto prima oltre al sughetto c'era dell'altro. Ma cosa succede quando ti ritrovi al grocery store e la scelta meno peggio ricade su una confezione maxi di pane da toast? Plain (naturale), con svariati tipi di cereali geneticamente modificati, o con la cannella? Certo glielo vado poi a raccontare al Paolo che il suo pranzo sara' un toast alla cannella con prosciutto e formaggio... La scelta e' scontata: vince quello naturale. Certo si puo' sempre scegliere di andare in un altro supermercato dove si trovano i filoni francesi e il famigerato italian bread, gigantesche pagnottone che al primo impatto dici, ecco ci siamo finalmente, poi prendi  la confezione e realizzi che era solo un miraggio: quello che ho in mano in realta' e' una grossa, gigantesca spugna!!! E' vero anche il detto paese che vai, usanze che trovi, ma con tutti i campi che hanno ed essendo uno  dei principali paesi al mondo che produce cereali, fare del pane buono, no???
Pazienza pure, per un anno ho vissuto di crackers e pane a fette, tranne in sporadiche occasioni che in un modo o nell'altro ci si attrezza. Se non che l'altro giorno, dopo un lungo periodo di ricerche on line, riviste portate da casa, domande sui blog, mi son detta: e' arrivato il momento, lo faccio, cosa sara' mai... si' pero' forse e' il caso di usare solo un etto di farina, cosi' per provare... Alla faccia della prova! Gia' solo l'odorino che c'era in casa, parlava da solo e eccolo qui in tutto il suo splendore (lo trovo bellissimo, ma sono di parte)!


Passato il primo momento di euforia e la prova assaggio, assolutamente confortante, ho pensato che magari era la fortuna del principiante. Cosi' ieri ho replicato, giusto per essere piu' sicura, poi al massimo avrei mangiato i crackers...


Identico: leggera crosticina fuori, mollica dentro e quel profumo, da scaldare la casa e il mio animo infreddolito da questa stagione. Il pane e' riuscito abbastanza bene, con tanto di ola da stadio in mezzo al soggiorno,  questa e' stata una super coccola.


E il giorno dopo e' ancora buono, ma credo proprio che non vedra' l'alba di domani....
Pane burro & marmellata e' proprio un bel comfort food...

(la ricetta viene da qui: Wikibooks, manuali e libri di testo liberi, pane all'olio)
300 g farina - 140 g acqua - 12 g lievito di birra (mezzo panetto) - un pizzicone di sale - mezzo cucchiaino di zucchero

Si fa una fontana con la farina al centro mettere il lievito sciolto prima nell'acqua tiepida e iniziare ad impastare la farina. Unire lo zucchero, l'olio e il sale, deve risultare un impasto elastico e formare una palla. Incidere a croce e lasciar riposare coperto per 1 ora.
Sgonfiare l'impasto che dev'essere raddoppiato, formare i pani e far lievitare un altra ora al coperto, gia' disposti sulla teglia. Infornare a 200 gradi fino a che saranno dorati in superficie, circa 15-20 minuti. Lasciar raffreddare.

E' stato bello farlo, rilassante e oserei direi terapeutico, ciao!!!

12 commenti:

  1. Brava Kat, hai fatto bene. In effetti il pane manca (e come!) quando si va in certi luoghi dove non ne hanno la cultura, manco per idea!
    Cmq ti svelo un segreto: mi sembra che anche qui in Italia sia scoppiato dall'anno scorso un po' il boom del pane fatto fatto in casa.
    Ne sa qualcosa la mia amica che ha comprato la macchina apposta e da allora è tutto un impastare, un far pizze ecc. ecc.
    Un bacione!

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  2. Brava! Anche io dico sempre che se ho imparato a cucinare, è stato per farmi tutte quegli alimenti che mi mancavano e non trovavo qui da me...come ti capisco!

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  3. il profumo e il sapore del pane fatto in casa è senza confronto!!! meravigliosi entrambi!

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  4. Il mio amore per la cucina è nato alla stessa maniera, perché pur essendo in Italia, i prodotti senza glutine sono uguali a quelli normali solo nel nome e nell'apparenza, ma non nella sostanza... Anche io ho fatto un pane buonissimo (tipo ciabatta) che anche semplicissimo da rifare, che avevo visto da Milla e che ora faccio sempre, perché è davvero toppo facile, propinandolo anche ai miei ospiti, che, dicono, gradiscono...
    Infine, volevo dirti che Giulia di Jul's kitchen ha appena avviato un contest proprio sul comfort food, perché non vai a dare un'occhiata???
    Baci
    Stefania

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  5. non dirlo a me... io panifico da giorni!

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  6. Beh, direi che per essere la tua prima volta sei stata brava!
    Se ora ci prendi gusto e cominci a giocare un po', riducendo anche il lievito poco a poco, secondo me non la smetti più di panificare. E' un mondo troppo bello :)))

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  7. @Girovaga, eh ho avuto l'impressione anch'io di questo boom del pane home made, be' lo trovvo un bel "passatempo", bacioni

    @Arabafelice grazie siamo della stessa idea!!!

    @Ely grazie! figurati io adoro i profumi di cibo in casa

    @Fantasie in realta' io cucino da sempre, a sei anni gia' chiudevo i tortellini e a dieci la prima ciambella, poi studio e lavoro e altro ti occupano tutto il giorno, il lato bello di vivere qui e' anche avere piu' tempo per cucinare! yeah! un abbraccio!

    @Alem e' tutta colpa del tempo ;-)

    @Sarah grazie e poi io adoro avere le mani in pasta, si' si' e' troppo bello! baci

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  8. Ciao! Volevo farti i complimenti per il blog, molto interessante! Complimenti per il pane...sembra molto buono!

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  9. ciao Kat! sono Tamtam di unpezzodellamiamaremma.blogspot.com sono venuta a sostenerti e ad invitarti a visitare il mio blog...c'è tanto pane!!!!

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  10. Kat ciao e grazie di aver ricambiato la visita....la Zuppa Inglese (anche quella è una ricetta toscana!!!) conto di postarla dopodomani, perché devo fare il Pan di spagna (la mia filosofia è: per far bene una ricetta, le materie devono essere di prima qualità...e il Pan di Spagna comprato non è di prima qualità) comunque devi bagnarlo con un liquore un po' dolce...il colore rosso dell'alkermens è molto di effetto... nel mio blog, settore liquori, c'è un rosolio al limone che parla te lo consiglio...ciao a presto!

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  11. @Mirtilla grazie che carina, il pane era cosi' buono che ho dovuto rifarlo e l'abbiamo divorato, mi sono stupita delle mie capacita'!

    @Tamtam mi ha fatto piacerissimo venire da te, condivido la tua filosofia sulle materie prime, ma la bagna per la zuppa inglese sta diventando un incubo! a presto

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  12. io non potrei fare a meno del mio pane fatto in casa :-) il tuo è veramente bello e particolare! a presto
    Pippi

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