giovedì 28 gennaio 2010

Muffins atto secondo

Una splendida giornata che comincia sempre con un alba timida...oggi mi son svegliata cosi' con la musica in testa, e se tanto mi da' tanto, cantero' fino a stasera.
Forse l'ispirazione mi e' venuta nel momento in cui ancora assonnata ho guardato fuori dalle finestre.... e dai che spettacolo!!! L'alba stava lasciando il posto ad un cielo azzurro limpido meraviglioso e la neve, ci fa ancora compagnia, con questa consistenza strana, sabbiosa, ricopre tutti i prati ed e' illuminata da un sole apparentemente caldo. E' gia' perche' basta mettere il naso fuori e ci si congela, non e' un modo dire ma la realta' di questo gelido inverno americano, dove la colonnina del termometro non ne vuole sapere di risalire ma rimane costantemente sotto lo zero. Rockford insomma si e' trasformata in un gigantesco frezeer e noi rintanati non ci resta che aspettare il disgelo, come nel migliore dei cartoni animati!

E cosi' tra chi sogna il caldo, la primavera, il mare, io mi limito a portare un po' di calore in casa utilizzando il mio elettrodomestico preferito: il forno, anche se ultimamente non collabora molto. Alla fine pero' sono riuscita nel mio intento e forse la colpa sta proprio nel colore...
...eccoli qui i colpevoli


Ma che bonta' ma che bonta, ma che cos'e' questa robina qua?!
Muffins cheddar & bacon


Per farli basta davvero poco:

1 uovo - 50 g di buro fuso - 140 g di farina - un cucchiaino di lievito - 50 g di formaggio che fonde, io ho usato il Cheddar - 240 ml di latte - sale e pepe

In una ciotola si rompe l'uovo e si sbatte con il latte poi si unisce il burro e con la frusta andiamo a mescolare per bene.
Uniamo farina e lievito e li andiamo a incorporare negli ingredienti liquidi, poi il nostro formaggio e bacon (o speck) a dadini, sale e pepe, fatto! Si mescola velocemente e in un attimo si va' a versare nei pirottini di carta o nello stampo apposta, questo precedentemente imburrato.
In forno a 200 C per un quarto d'ora.

Ultima cosa... si sono volatilizzati!!!

lunedì 25 gennaio 2010

Torta di pane ... e dintorni

Stavo notando che ultimamente ho fatto un po' l'indiana da queste parti ma diamo la colpa al rientro dopo le feste natalizie, a una lenta ripresa un po' per kg di troppo che rallentano i movimenti, un po' per una sorta di insofferenza generale che mi fa vedere il mondo con sfumature grigio-nere.
Insomma non mi do' pace, non mi va mai bene niente, quindi a pensarci direi che e' tutto nella norma.
E cosi' per ovviare a questa visione monocromatica del mondo ho persino tentato di cambiare aspetto al mio blog, sono ancora work in progress perche' se e' vero quanto sopra e garantisco che lo e', cosi' come e' venuto non mi va bene quindi ci lavorero' ancora.

Comunque finalmente dopo un bel po' di tempo questa domenica siamo riusciti a trascorrerla a casa, insieme, facendo cose normali. Ma in che senso? Diciamo che non conduciamo una vita monotona, ci sono spesso e volentieri motivi di lavoro a ostacolare il normale corso delle cose, a volte piacevoli a volte tutto l'opposto.
Quindi domenica di grandi pulizie e relax sul divano a guardare film in dvd, generi vari ed eventuali: tra i titoli vorrei ricordare Pretty Woman in onore del nostro giro a Beverly Hills della settimana scorsa (questo fa parte delle cose positive of course!!!).





C'e' poi anche da dire che a casa in inverno si sta sempre bene, al calduccio con la copertina che ci protegge da tutti, e perche' mai dovrei uscire? Cosi' per rendere l'atmosfera pomeridiana perfetta e golosa ho tirato fuori dal cappello magico una torta di pane, una di quelle ricettine che mi ero ripromessa di sperimentare quando l'incrocio astrale sarebbe stato favorevole.
Lo spunto viene dal blog di Pippi (Io cosi' come sono), in versione rivisitata, utilizzando o meglio esplorando gli angoli della mia dispensa, anche quelli piu' remoti. Farina, burro, uova e zucchero non mancano mai, e se mi viene il voglino di preparare qualcosa devo essere pronta! Ma questa volta la farina non mi e' servita, usando il pane era gia' li' seppur sotto altre sembianze, per essere precisa parlo di un filoncino incartato e abbandonato in cucina...quindi perfetto!!!
Latte, mandorle e nocciole, un giro di walzer nel forno ed eccola qua


ingredienti

un filoncino francese non fresco,circa 200 g
400 ml di latte
200 g zucchero
100 g burro
3 uova
100 g frutta secca (mandorle e nocciole)
un cucchiaio di Amaretto

Ho tagliato il pane a pezzettoni e l'ho lasciato nel latte ad ammorbidirsi; intanto mescolavo lo zucchero con il burro e le uova fino a formare una crema poi ho unito la frutta secca sminuzzata. Si imburra la teglia e si zucchera, in modo che non si attacchi.
Ora basta unire il composto di uova al pane che nel frattempo si e' inzuppato, si mescola e rimescola per bene, magari si aggiunge un cucchiaio di Amaretto per dare un po' di carattere, versare nella teglia e infornare a 170 gradi per un'oretta (vale la prova stecchino).

Cosa aggiungere: sono rimasta stupita dal risultato !!!








giovedì 7 gennaio 2010

Succedeva nel 2009 (it all happened in 2009)

Anche per quest'anno le feste son finite e come dice il detto " l'Epifania tutte le feste si porta via..."
ma se poi andiamo a guardare il particolare nella terra a stelle e strisce la Befana non si festeggia, quindi decretiamo come la fine del periodo natalizio il giorno 4 gennaio con la partenza da Bologna.

Visto e considerato che siamo all'inizio dell'anno non si puo' fare il bilancio della situazione (che ragioniere sarei i bilanci si fanno a fine anno!), non mi sento neanche di pensare ai buoni propositi per il 2010 sarei ridicola, nel momento in cui li penso e provo ad attuarli di sicuro trovo una scusa e passano via velocemente senza lasciare traccia.
Potrei pensare alle cose da eliminare dell'anno scorso che non voglio portarmi dietro quest'anno: pensieri, momenti, cose, persone da mettere nel calderone e da bruciare, un po' come si fa con il vecchione in Piazza Maggiore. Ma a essere onesta con me stessa e con gli altri, non sono un incendiaria, il fuoco si' mi piace ma dentro al camino,insomma anche per questa volta non voglio bruciare niente e nessuno. Anzi lasciamoli dove sono, li metto insieme a quelli del 2008, altra annata ricca, si fa per dire, chissa' che magari possano tornare utili.

A questo punto mi rimane da fare una sola cosa ricordare i momenti e le persone (purtroppo non ci sono tutte) che hanno reso speciale l'anno appena chiuso, tutto quello di buono che e' arrivato, dall' arrivo di Matilde, ai nuovi incontri, alle amicizie vecchie, alla mia passione per i biscotti, a questo spazio speciale e ultimo ma non ultimo a Paolo.



Bene...fortuna che si possono fermare i momenti e riguardarli all'infinito!!!