lunedì 11 aprile 2016

Merluzzo ma in origine doveva essere baccalà

Mi stò rendendo conto che si cerca di mangiare sempre più in modo sano e salutare. All'inizio mi sembrava quasi una moda, o meglio un modo per accomunarsi agli altri "lo fanno tutti...", poi mi sono resa conto da consumatrice seriale di insalate e verdure che, fare un pochino di attenzione fa bene e alla fine non si rinuncia proprio a niente. Anche perchè un dolcino o qualcosa di sfizioso ogni tanto ci vuole diciamocelo ecchè!!!

Quindi va da sè che sfogliando il libro "La mia cucina italiana" di quel bel giovane di Marco Bianchi, mi è venuta una gran fame (tanto per cambiare)! Che le ricette siano divise per regione è una di quelle cose per me poco rilevanti, che invece sotto le ricette si possano trovare consigli e suggerimenti, nonchè i benefici degli ingredienti utilizzati da un punto di vista organico l'ho trovato particolarmente interessante.


  La ricetta originale è quella del baccalà alla fiorentina, ma non avendolo trovato dalla mia pescheria di fiducia ho optato per filetti di merluzzo.
Pesciolino a parte, gli ingredienti sono quelli del libro, una volta tanto mi attengo fedelmente alla ricetta :-P

Cosa ci serve? Per 2 persone ho usato: 300 g di pomodori (questi in foto i pizzutelli, buoni ma davvero tanto), mezza cipolla bianca, uno spicchio d'aglio, 400 g di merluzzo pulito, prezzemolo, olio d'oliva, sale e pepe.

Prima cosa si fa un bel trito con aglio e cipolla, per fare amicizia, con un filino d'olio poi si aggiungono i pomodori tagliati a pezzetti, un pò di sale e una generosa macinata di pepe. Dopo un qualche minuto ho fatto spazio nel tegame e ho aggiunto il merluzzo, ho coperto e ho lasciato cuocere per una decina di minuti. La cottura originale prevedeva di cuocere il pesce in una padella antiaderente a parte e poi unire la salsa.
A fine cottura una spolverata di prezzemolo fresco e ...fine! Che dire, decisamente gustoso.










A noi è piaciuto, è un piatto semplice e veloce; la cipolla col pesce non l'avevo mai provata, ma ha il suo perchè. Il libro è interessante per chi è alla ricerca di ricette un pò rivisitate e qualche idea in più.

Alla prossima Kat




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