Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po' meglio che pensare che sono rimasta proprio sola."
(Kitchen - Banana Yoshimoto, 1988)
Sistemando le valigie ho trovato nascosto in una tasca questo libro, portato dall'Italia che non ricordavo per niente di averlo preso con me. Assolutamente una bella scoperta.
Piccolo, con la copertina morbida e dall'aria vissuta, l'avro' letto almeno tre volte, e quando mi capita di prenderlo in mano non posso fare a meno di leggere qualcosa, e' proprio il caso di dire che a suo tempo quando ho scoperto Banana Yoshimoto, sono stata catturata dal linguaggio, dai temi affrontati e dall'immagine affascinante del Giappone.
Il brano sopra e' l'inizio del libro, divertente a tratti triste, dove appare la cucina come metafora della famiglia. Offre diverse interpretazioni, credo che o lo si ami o lo si odi, senza vie di mezzo.
Bel post e bel consiglio di lettura Kat.
RispondiEliminaCiao!
Katia, questo libro non l'ho ancora letto, penso che lo comprerò .
RispondiElimina@Girovaga, ciao mi sono mancati i tuoi commenti! grazie del complimento, potrei parlare per ore di questo libro.
RispondiElimina@Virgikelian, be' io non posso che consigliartelo, dal 1990 ad oggi ne ha scritti tanti, e' un bel libro per avvicinarsi a questa autrice, fammi sapere!!!